In questo articolo vi raccontiamo passo passo come avviene la raccolta delle mandorle in Sicilia, vi spieghiamo la differenza tra raccolta manuale e raccolta meccanica e vi mostriamo come, alla fine, tutte le fasi della coltivazione e della raccolta portano ad ottenere un prodotto naturale di altissima qualità in termini di gusto e di proprietà organolettiche.

Indice

Introduzione alla mandorla siciliana

In diversi articoli abbiamo già parlato del perché, dal punto di vista organolettico e gustativo, la mandorla siciliana sia un prodotto di eccellenza dell’agricoltura italiana, amato e ricercato in tutto il mondo. Sono complici il clima mediterraneo, ideale per coltivare le mandorle in maniera perfettamente naturale, e le tradizioni agricole dell’isola, che si tramandano da agricoltore ad agricoltore da generazioni. Non ci dilungheremo, però, tanto su questo specifico argomento, perché vi abbiamo dedicato un articolo molto interessante, che è possibile leggere qui
Quello che vogliamo fare, in questo articolo, è raccontarvi come vengono raccolte le mandorle nella nostra azienda agricola biologica, nascosta tra le dolci colline dell’entroterra siciliano.

 

 

Quando avviene la raccolta delle mandorle in Sicilia

Da che ne abbiamo memoria la raccolta delle mandorle in Sicilia avviene sempre tra agosto e settembre, con leggere variazioni a seconda delle condizioni climatiche dell’anno e della varietà di mandorla coltivata. È il frutto stesso a dare il segnale di avvio alle operazioni. Come? Quando il mallo inizia a spaccarsi allora vuol dire che la mandorla ha raggiunto la maturazione perfetta per essere raccolta.

Le mandorle, in Sicilia, vengono raccolte con tecniche che vanno dai metodi tradizionali manuali a quelli più moderni e meccanizzati, mantenendo comunque un’attenzione particolare alla qualità del frutto.

Come avviene la raccolta delle mandorle: metodi tradizionali e moderni

Nell’isola, la raccolta delle mandorle può essere svolta in modi differenti, a seconda delle risorse disponibili e delle tradizioni locali.

Metodo tradizionale: in alcune aree, specialmente nei piccoli appezzamenti o nelle campagne più difficilmente raggiungibili dai mezzi meccanizzati, la raccolta delle mandorle avviene ancora manualmente. Gli agricoltori usano lunghi bastoni di legno, chiamati in dialetto “gugghiati”, che battendo con forza sui rami degli alberi fanno cadere le mandorle mature sopra dei grandi teli verdi, che noi chiamiamo tende. Questo metodo, sebbene faticoso, permette di preservare la qualità del frutto e di evitare danni meccanici.

Metodo meccanico: nei grandi appezzamenti di terra si utilizzano, invece, scuotitori meccanici, macchinari che fanno vibrare gli alberi, provocando la caduta delle mandorle in maniera più rapida ed efficiente.

Entrambi i metodi garantiscono un frutto di alta qualità, ma il metodo manuale è spesso preferito per produzioni di nicchia.

Noi di Convicinum ci avvaliamo di entrambe le modalità di raccolta, facendo alcune valutazioni di settore, anche se la raccolta manuale è quella che prediligiamo per la maggior parte.

Le fasi della raccolta delle mandorle

La raccolta delle mandorle prevede diverse fasi, ed ognuna è fondamentale per garantire un prodotto di alta qualità.

Abbattimento dei frutti dall’albero

Durante la fase iniziale della raccolta, le grandi tende verdi vengono distese sotto i mandorli, per evitare che i frutti cadano sul terreno, provocando l’incremento delle ore di lavoro. In seguito, attraverso metodi tradizionali o meccanici, come descritto sopra, vengono fatti cadere i frutti dall’albero.

Dalle tende ai sacchi

Una volta abbattute dall’albero, le mandorle che si sono accumulate sulle grandi tende verdi, vengono radunate in un unico punto e riversate in un secchio facilmente manovrabile. Il contenuto del secchio a sua volta viene riversato nel classico sacco bianco in iuta che utilizzano gli agricoltori per la raccolta.

Smallatura ed essiccazione

Portate via dalla campagna, le mandorle vengono sottoposte ad un processo di smallatura che serve a separare il mallo dal frutto, in modo tale che il processo di essiccazione risulti più efficace e più breve. Il processo di essiccazione, che è fondamentale per evitare la formazione di muffe e micotossine e, quindi, per preservare il frutto a lungo termine, avviene tradizionalmente al sole, anche se in alcune aziende vengono utilizzati appositi essiccatori meccanici.

Noi prediligiamo ancora il nostro caro amico sole, sia perché in Sicilia splende tanto e non ci fa sentire mai la sua mancanza, sia perché è una forma di energia pulita che abbraccia in pieno i nostri valori di sostenibilità. Ci piace sempre ricordare che il nostro laboratorio di impacchettamento e lavorazione delle mandorle è un moderno impianto fotovoltaico, perché per noi il bio non è una moda ma una vera e propria visione del mondo. Dopo l’essiccazione al sole le mandorle vengono vendute col guscio, oppure, a seconda della destinazione finale del prodotto, sgusciate, pelate, tostate, aromatizzate o tritate.

 

Perché le mandorle siciliane sono così pregiate

La coltivazione naturale delle mandorle in Sicilia e le modalità di raccolta, rendono sicuramente la mandorla siciliana un frutto speciale, con una tradizione agricola antica da conservare e preservare. Il suo prestigio nel mondo e il suo sapore unico dipendono quindi da vari fattori, tutti concatenati tra loro: l’unicità dei semi e delle tipologie di mandorlo, il clima mediterraneo che permette alle mandorle di crescere e prosperare senza particolari cure, il caldo sole che elimina totalmente la formazione di muffe e funghi. Insomma, come vi abbiamo spiegato in questo articolo, tutta un’altra cosa rispetto alle mandorle californiane.

Le nostre mandorle bio: un tesoro da custodire

Il valore delle mandorle siciliane è incommensurabile, ancor di più se sono biologiche. Secondo le leggi italiane ed europee, un’azienda biologica deve garantire:

  • Utilizzo di semi biologici
  • Totale assenza di pesticidi e fertilizzanti chimici
  • Rispetto dei tempi di produttività della terra
  • Processi di trasformazione e lavorazione sostenibili

Sembrano cose banali e scontate, ma non lo sono. In un mondo che tratta la terra come spazzatura e sfrutta le risorse il più possibile senza tener conto delle conseguenze che questo può avere sulla salute della terra e degli esseri viventi, credere nel biologico e scegliere il biologico vuol dire: credere nella sacralità della natura e della vita, avere rispetto per tutto il creato.

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